RUBRICA: Entra dentro il libro di… L. L. Words!!!

Cari sognatori, bentornati ad una nuovissima puntata della nostra rubrica, oggi in compagnia di una penna che non delude mai, che sa emozionare e far battere il cuore a mille!
Parliamo di L. L. Words (Laura Words) che incontreremo e potrete incontrare anche voi al Festival del Romance Italiano a Milano il 13 Marzo!!!

>>> Direzione la vita <<< 

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SERIE: vol.1 (i libri previsti sono 6) 
GENERE: romance, young adult, m/m 
(riferimenti medical e paranormal) 
TRADUZIONE: spagnolo a cura di Valeria Aranda – Traduttrice freelance
(Prossimamente anche in inglese)
DATA DI USCITA: 18 dicembre 2019 

Ebook / Cartaceo

Può nascere l’amore da una tragedia?
Alexander C. King è reduce da un brutto incidente d’auto che lo ha costretto sulla sedia a rotelle; oltre all’uso delle gambe, sembra aver perso anche la voglia di vivere.
I migliori medici di New York hanno provato l’impossibile con lui, senza purtroppo ottenere alcun miglioramento: le ferite più gravi, infatti, A.C. le ha nell’anima. Per non parlare del senso di colpa che lo tormenta e tiene sveglio ogni notte, rendendo ancora più difficile il suo recupero. Solo l’infermiere Robert Johnston e il Primario del “Green”, Daniel Zayn, credono che lui possa ancora farcela.
Attraverso improbabili letture ad alta voce, scontri più o meno accesi e attacchi alle difese che A.C. ha eretto, riusciranno a tenere a galla il giovane, almeno fino all’arrivo di Ty.
Il dottor Tyler Jones che per A.C. è l’ultima spiaggia.
Con un dono che per lui è una maledizione, Ty è un fisioterapista diverso dagli altri, anticonformista ed imprevedibile: il migliore nel suo campo.
Ma basteranno la passione per il suo lavoro, l’amore per la musica anni ’80 e la costante presenza di Stone, il bastardino che ha adottato, per strappare A.C. dall’inferno in cui è precipitato?
Ma soprattutto… A.C. si farà aiutare?

DICONO DI QUESTO ROMANZO: 
Mamma mia, questo romanzo è un susseguirsi incalzante di emozioni: forti, travolgenti, dense come melassa, che mi si sono attacate addosso e non mi lasciano!
Un ritmo da montagne russe, con momenti calmi ma pregni di sentimenti, e altri che corrono furiosi trascinandomi con loro. 
(1000 Storie 1000 Vite – Amazon) 

***** 

Un mix di introspezione, dramma, soprannaturale e romance che mi ha tenuta incollata a ogni singola pagina, parteggiando sempre per Alexander, ma soprattutto per il buon Tyler e il fedele Stone!
Ogni personaggio è ben delineato e ti cattura, vuoi saperne di più, soffri e gioisci con ognuno di loro, a seconda degli eventi!
Ho apprezzato moltissimo l’infusione musicale che si respira nel libro e la cura per ogni singola frase, grazie a uno stile in grado di catalizzarti fino all’ultimo paragrafo perché spontaneo, diretto e passionale.
Si tratta di un primo libro, poiché la storia prosegue, e non vedo l’ora di ottenere le risposte per i misteri disseminati lungo la storia! 
(Laura D. – Amazon) 

***** 

 “DIREZIONE LA VITA” è una storia tosta e cruda come solo la vita vera sa essere e proprio per questo ci si riesce a immedesimare perfettamente nei personaggi che, con i loro caratteri ben definiti, si fanno conoscere a 360 gradi e ti accompagnano per mano dentro al libro. 
(Amazon) 

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Direzione la vita – COPIA OMAGGIO

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*Disegno di A.C. in carrozzina e Ty in piedi che si baciano, creato da Patrizia Cocco, grafica e disegnatrice professionista.
ESTRATTO
«E quello che penso io non conta?!» chiesi con rabbia, stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche.
«Certo che sì… Per questo ti chiedo di ascoltarmi: so bene chi sei.»
«Davvero?» lo derisi con distacco, ricordando con dolore come il mio nome fosse stato strumentalizzato e usato da qualsiasi giornalista per mesi e mesi. Tutti in quel periodo erano convinti di conoscermi. Si sbagliavano.
«Sì» confermò, aprendosi la zip della giacca nera. «E ti confesso che sono stato anche tentato di rifiutare il tuo caso» mi rivelò, passandosi le dita tra le folte ciocche bionde.
«Bene: lo faccia allora, e mi lasci stare.»
«Ma…» insistette con uno sguardo indecifrabile «… penso che la buona stella debba splendere per tutti, prima o poi.»
«Che sta dicendo?»
«Dico che ogni persona può avere una seconda possibilità per vivere di nuovo, A.C.…» Fu strano sentir pronunciare il mio nome da quella voce. «Io posso essere la tua. Sono un medico, sai?» mi rivelò senza smettere di fissarmi.
«Davvero? Credevo che fosse un commesso e avesse sbagliato reparto!» risposi ironico rincarando la dose.
«Già… Un fisioterapista, per la precisione, per chi ha subìto forti traumi tipo il tuo, e la mia vocazione viene prima di tutto.»
«Ma per favore…»
«Ecco perché voglio aiutarti.»
«Come mille altri prima di lei!»
«Non esattamente» continuò, ignorando le mie interruzioni.
«E cosa avrebbe di diverso? Sentiamo…» chiesi cercando di tenere a freno la voglia impellente di prenderlo a pugni.
«Il fatto che io non fallisca…» disse sicuro, accarezzando con affetto il piccolo cane accucciato in silenzio accanto alle sue Dr. Martens. «… Mai.» specificò davanti al mio sguardo palesemente diffidente.
«Sa quanti medici lo hanno detto prima di lei?! Troppi perché io ci possa credere ancora!»
«È vero, sono un nuovo dottore. Ma sono qui per curarti, e ho la certezza che se qualcuno nel mondo c’è, che possa fare qualcosa per te, quel qualcuno sono io.»
«Forse le è sfuggito il fatto che io non sia come tutti gli altri pazienti! Il mio è un caso disperato! Mi guardi!» esclamai, sentendo la mia amica rabbia tornare a scorrermi nelle vene…
Oh… Bentornata, piccola! «Magari lei ha avuto fortuna, perché tutti i casi che ha risolto finora sono sempre stati incidenti semplici, il mio però è diverso!» ripetei con disperazione. «Pensa davvero di poter spuntare dal nulla e guarirmi così?» Poi feci schioccare le dita «Come per magia?» insistetti, stringendo forte i pugni. «Allora?»
E davanti al suo silenzio mi sfuggì una sottospecie di risata perché era bastato così poco per spazzar via la sua arroganza e la sua sicurezza. Chi diavolo pensava di essere?
«Per me può tornarsene da dove è venuto.» sputai fissandolo con astio, ma lui non fece una piega per la mia risposta sgarbata, sembrò anzi divertirsi, cosa che mi fece ancora di più innervosire se possibile.
«Beh, chiunque si trovi alla tua età inchiodato su una sedia a rotelle, pensa di essere l’unico caso disperato al mondo. In realtà, per fortuna o purtroppo, è una situazione che capita spesso.» ammise alzandosi in piedi, imitato subito dal cane. «La tua diagnosi è shock midollare, ma so che sei stato soccorso tempestivamente, grazie alla segnalazione di una persona che ha visto il tuo incidente…» continuò serio, «… e non ci sono motivi per cui tu non debba camminare di nuovo… Dipende tutto da te, ma sembra che non ti importi molto a quanto pare…» mi provocò indicando il letto d’ospedale dov’ero e la flebo attaccata al mio braccio.
E quello, o forse come lo disse, fu la goccia che fece traboccare tutta la mia rabbia che non chiedeva altro che essere liberata: «Senta, Mr. Mi Faccio Gli Affari Degli Altri E Non Me Ne Frega Se Li Faccio Incazzare, le do una notizia: vada a fare il super eroe da un’altra parte perché qui nessuno ha bisogno di lei!»
Stavo urlando di nuovo, ne ero cosciente, ma lui… Dio! Aveva qualcosa che andava a toccare nervi troppo sensibili per essere anche solo sfiorati.
«Vada via… Fuori di qui!» Dandomi le spalle, non sembrò nemmeno ascoltarmi. «Mi ha sentito?!» Ancora urla spazientite che apparentemente gli scivolarono addosso come olio sull’acqua.
«Sì» rispose alla fine guardando le grosse gocce trasparenti bagnare la finestra. «Ma non credo che lo farò, Alexander» continuò voltandosi verso di me, stavolta con il casco della moto stretto in mano. «Anzi, credo che mi vedrai ogni giorno a partire da oggi. 

Ti inseguo nell'ombra - 2022-01-25T151733.835

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