BLOG TOUR: Il destino della rosa blu – La contesa di Alexandra Rose

Cari sognatori, dopo l’accorata recensione dalla penna della nostra blogger Michy, ora lei stessa in collaborazione con la scrittrice Alexandra Rose vi svelerà alcune verità nascoste…

“Il ponte tra due mondi”
>A cosa si è ispirata l’autrice per creare il mondo della saga, partendo dal mondo reale<

Ma intanto vi ripresentiamo entrambi i romanzi di questa duologia!!!

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Data di uscita: 14 luglio 2018

Genere: fantasy romance

Elìnor è una giovane fanciulla di venticinque anni che abita insieme a sua madre in un villaggio nei pressi delle Montagne del Nord, catena montuosa più impervia di tutto Algos. La sua vita da erborista e curatrice cambia in modo repentino una gelida mattina, quando scopre che il borgo in cui è nata e cresciuta è stato attaccato da un gruppo di mercenari assoldati dal sovrano della Terra di Helàn. Re Thanatos, infatti, mira a catturarla e averla al suo cospetto.
Durante la fuga rocambolesca, la punta di un dardo sfiora la caviglia destra di Elìnor e dal sangue della ferita compare un misterioso e affascinante disegno di una Rosa Blu.
Da quel momento in poi la sua vita si intreccia a quella di Dorian, nipote e sicario di Re Thanatos, e il mondo onirico nel quale i due si incontrano da sempre diviene più tangibile e reale.
Elìnor si ritroverà coinvolta in qualcosa che sfugge alla sua comprensione, pedina di un destino irto di spine che non ha scelto, ma che si trova costretta a fronteggiare. Il suo coraggio e la sua forza saranno sufficienti a percorrerlo?

RECENSIONE + link d’acquisto


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GENERE: Fantasy romance

DATA DI USCITA: 27 ottobre 2018

Dannazione e Salvezza, recitano le criptiche parole della linfa di Algos.
Elìnor scopre ogni verità. Al termine del lungo viaggio per incontrare la Guardiana della Rosa Rossa, viene a conoscenza della Profezia che vede lei, Dorian, Eric e Delilah protagonisti, scopre cosa si cela dietro l’Imago Fati e perché i suoi pensieri vertono sempre sugli occhi verdi che le hanno incatenato il cuore. L’anima della dannazione viene riunita e ora è Eric a protendere le mani per soggiogare Algos. Nel secondo e conclusivo capitolo della serie si ricompongono i tasselli mancanti delle vicende passate, ed Elìnor si troverà a fare i conti con la vicinanza stretta di Dorian e le battaglie per decretare quale delle due anime, infine, avrà la meglio.

Algos acquisterà un equilibrio, qualunque sia la controparte vincente.

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Ed ora eccoci pronti a a svelare qualche mistero…

Incominciamo dai personaggi…

A cosa ti sei ispirata Alexandra per crearli?

37208251_475940209524841_5375667143113179136_nMichy: Elìnor, una ragazza con un destino quanto mai infausto per certi versi. Già dalle prime pagine del primo romanzo subisce la perdita della madre, la vita come lei la conosceva va in frantumi, l’unica presenza che permane attraverso i sogni è Dorian. Se già attraverso il primo romanzo si intuiva la sua caparbietà e forza d’animo di rialzarsi sempre, nel secondo scopriamo molto di più la sua insicurezza nell’affrontare il destino ma sopratutto il suo sentirsi negata una scelta per la sua vita…

Alexandra: Elìnor ha molti aspetti del mio carattere, ho cercato di donarle qualcosa di mio che la caratterizzasse. Ho voluto creare una protagonista umana che commette degli errori. Infatti è testarda, arrogante, a volte presuntuosa, e orgogliosa, ma è anche buona. Le ho dato il mio amore per la medicina e i farmaci. Elìnor ha tanto di me, pur essendo diversa.

Michy: Dorian, beh… fin dalle prime pagine ho avuto sentimenti contrastanti per questo personaggio. Certo lungo la storia mi son dovuta ricredere… anzi nel secondo abbiamo veramente la riprova della sua anima buona e pura nonostante il suo passato…

Alexandra: Stesso discorso per Dorian, anche se per quanto riguarda lui credo di essermi ispirata al mio fidanzato. A stesura finita mi sono accorta di quanto gli assomigliasse!

37118276_475940356191493_6047880974350417920_nMichy: Eric e Delilah, due personaggi che ancora mi fanno venire i brividi… Insomma un pozzo inesauribile di oscurità; se già da separati sentivo i brividi, una volta insieme la sola loro presenza mi dava il terrore… non parliamo del loro passato… insomma un cuore nero come la pece…

Alexandra: Loro sono la parte oscura che un essere umano nasconde dentro di sé. Eric è la crudeltà pura, mentre Delilah rappresenta la me che serba rancore.

Michy: Lucien, beh… per lui ho provato amore e odio… Nel primo l’ho sempre visto come un personaggio scomodo… insomma il suo passato mi ha fatto piangere il cuore però da un lato proprio non lo reggevo… mentre nel secondo mi sono dovuta ricredere sulla purezza del suo animo e non solo di quello… lo ritengo un cardine molto importante e senza di lui forse le cose sarebbero andate diversamente…

Alexandra: Anche lui ha un pezzo di me, ma penso di aver tratto dalle mie esperienze e dalle persone che mi circondano per creare la sua personalità.

Alexandra tra tutti i personaggi chi rispecchia il tuo carattere?
Sono un po’ Elìnor e un po’ Lucien.

Chi invece la tua vita?
Elìnor, perché svolge una professione simile a quella in cui sono laureata.

Chi i tuoi sogni più nascosti?
Dorian, perché è l’uomo dei miei sogni!

44267125_706807566367193_1794630944804569088_nLa Rosa rossa nella realtà è sinonimo di passione e amore… come mai questo stravolgimento? Forse sei una appassionata delle rose blu?
Più che altro ho associato la Rosa Rossa al sangue e al carattere forte, determinato e pieno di rabbia di Delilah. Naturalmente preferisco quelle blu.

…mmm questo mi fa sorgere dei dubbi su di me…io amo le Rose Rosse mi devo preoccupare?

Michy: Sybelle ed Moira, oddio solo sentire i loro nomi mi si ghiaccia letteralmente il sangue nelle vene.. Fin dalla loro conoscenza mi hanno messo soggezione… non so perché… sarà dovuto ai loro occhi di ghiaccio, al loro distacco… sembravano quasi al di sopra di tutto come se nulla le toccasse mai veramente… due figure mistiche impalpabili ed inafferrabili…

Da cosa ti sei fatta ispirare per la loro creazione?
Dalle fattucchiere dei cartoni animati e dalle maghe dei fantasy.

Il primo romanzo è legato al mondo onirico dei sogni… insomma chi non sogna il suo principe azzurro?!… è forse un legame a te? Questa storia ti è apparsa in sogno?
No, però mi piaceva l’idea di un legame onirico. Mi affascinava moltissimo.

44344467_361345401275639_597275284806303744_nQuanto realmente questa duologia rispecchia la realtà è quanto di fantasia?
E’ tutto frutto della mia fantasia e di ciò che io stessa sono. Questo romanzo mi rappresenta al 100%. In queste righe ci sono io.

Lungo il percorso di questo intenso epilogo abbiamo ripercorso varie situazioni molto personali legate ai personaggi…
Ti rispecchiano in qualche modo?
La confusione di Elìnor è quello che molte persone provano quando si innamorano per la prima volta. La gelosia, l’amore, la sofferenza… sono tutti sentimenti che ognuno di noi prova durante la vita.

Conflitto interiore… affrontare il passato… il cambiamento… la crudeltà… il sadismo… la violenza… come mai affrontarli attraverso le tue pagine?
Perché volevo creare un romanzo quanto più possibile ancorato alla realtà, secondo me un fantasy senza questi elementi non sarebbe credibile.

Nel tuo romanzo troviamo un perfetto mix di generi….

Sei una eterna romanticona?
Sì, assolutamente!

44371632_650445682022702_1853252588355452928_nFantasy… mmm beh, il tuo genere preferito di lettura? Per questo la “scelta” di scrivere una duologia Fantasy?
Amo il fantasy, è senza dubbio il mio genere preferito da lettrice e da autrice. Sono cresciuta adorando la magia.

Horror, e sì alcune scene ed eventi erano degne di un film horror… Ami il genere? …oppure ti sei ispirata a qualche film o tragedie per ricreare il giusto terrore?
Sono un’autrice molto macabra. Non riesco a non scrivere scene macabre, per quanto mi sforzi, qualcosa di truculento ci sarà sempre. Non mi sono ispirata a nulla e in genere non guardo/leggo gli horror. Mi viene naturale!

Ma davvero?! non l’avrei mai detto! hahaha 😀

Ora vorrei attraverso alcuni luoghi che veramente ho molto amato, ammaliare i lettori…

Cominciamo dal Deserto delle ossa… insomma di primo impatto mi sembrava un deserto normale… ma poi, oddio!!!

Da dove hai tratto spunto per il Deserto delle ossa?
Esiste nella realtà? Se sì, ci sei mai stata?
Per il Deserto di Ossa mi sono ispirata ai deserti del nostro mondo. Immaginavo una sconfinata distesa di sabbia, caldissima e soffocante. Non sono mai stata in un deserto, ma credo di aver fatto un’associazione con l’Egitto, un luogo che mi ha sempre affascinato. Forse nel mio cervello è scattato un collegamento.

L’affascinante quanto inquietante pantera nera con tre occhi hai preso spunto da Aladdin?… poi non parliamo della tempesta…
La pantera con tre occhi è totalmente una mia invenzione. Ricordo di averla sognata una notte e avevo subito deciso di inserirla proprio in quel capitolo cruciale per la storia. Per la tempesta ho preso spunto dalle tempeste di sabbia che accadono nei deserti.

Sybelle e Moira sono in qualche modo legate a Merameth?
Michy: No perchè ti spiego… al di là degli occhi da brivido (sì, ho citato Twilight ma rende un po’ l’idea), il portamento, il distacco, il gelo che trasmettono è lo stesso…

Alexandra: No, non credo ci siano mai neppure state.

…Mmm non me la racconti giusta… 😀

44209178_2160876823945705_8775498185872244736_nCosa assai strana e per certi versi infausta… di norma le ninfe vivono in luoghi paradisiaci e specchi d’acqua… perché un trono di ossa e una freddezza agghiacciante che ti fa tremare?
Non so perché la linfa di Algos sia uscita così inquietante, in effetti, ma immagino sia una sorta di unione tra l’anima della salvezza e della dannazione. È nata spontaneamente, è un po’ sinistra, nonostante aiuti Elìnor a scoprire la verità.

Ma ora spostiamoci a paesaggi più “rilassanti”!

Le Montagne del nord

Sognatori dovete comprendere una cosa… questo luogo per quanto magico e tranquillo… insomma sembra la pace in terra con le sue vette alte, il suo bianco candore… nasconde invece nel romanzo…

Un luogo suggestivo… da dove hai tratto l’ispirazione?
Credo di aver preso ispirazione dai luoghi di montagna che esistono della mia terra, la Sardegna. Sono posti molto aspri e freddi, ma bellissimi e affascinanti.

Questo luogo abbiamo l’occasione di incontrarlo due volte, come mai?
Che legame volevi trasmettere al lettore?
In entrambe le volte Elìnor fa i conti con una sconfinata sofferenza e deve imparare a rialzarsi e a farsi forza da sola. E’ simbolico per la storia della protagonista e la sua crescita come persona.

E qui arriviamo al punto… il candore della valle… ma fin dall’inizio lo hai legato a sangue e morte… perché?
Forse perché è un luogo freddo e il silenzio delle giornate nevose ispira una calma un po’ inquietante. E’ lo scenario perfetto per situazioni di questo tipo.

E ora eccoci al caldo ed accogliente “Palazzo dei Ribelli”!

Per la sua creazione da dove hai tratto l’ispirazione?
Esiste nella realtà oppure l’hai creato dalla fantasia?
Il Palazzo dei Ribelli è un luogo che per me rappresenta la casa per eccellenza. È pieno di calore umano, luminoso nonostante le giornate di neve. È stato il mio porto sicuro per tantissimo tempo, la prima vera casa di Dorian e il rifugio di Elìnor dopo aver perso tutto. Mi ricorda un po’ Hogwarts, in effetti, anche se non ci avevo mai fatto caso prima d’ora. Penso che sia tutto frutto della mia fantasia, anche se immagino esista un castello simile da qualche parte nel mondo.

Un personaggio che ho amato fin dalla sua conoscenza è il sovrano Lord Andreia, un po’ mistico a volte… com’è nato?
E’ una figura paterna, è “l’aiutante del protagonista”. Una figura come la sua esiste in quasi ogni romanzo, ad esempio mi viene da pensare Silente di Harry Potter. Ho voluto anche dargli un pizzico di egoismo; infatti commette degli errori, errori per i quali dovrà pagare per tutta la vita e che sono impressi nel suo volto deturpato a metà.

Perché creare un luoghi di neve e la pace? è legata a una tua esperienza personale?
La neve per me è sinonimo di bellezza, pace e serenità. Quindi il fatto che il Palazzo sia nella Terra del Nord è simbolico per questo motivo.

Ora tornando ai margini della storia…

44199749_280111699303091_1238351887342764032_n (2)Abbiamo affrontato seppur in maniera marginale l’argomento pirati… volevi ricreare un Jack Sparrow al femminile in versione oscura?
No, ma mi piacciono molto i pirati e mi stuzzicava l’idea di creare un personaggio pirata. L’argomento verrà ripreso nello spin off della mamma di Elìnor che uscirà l’anno prossimo.

WOW beh, non vedo l’ora!!!

Tutta la duologia è legata a questa profezia… com’è nata l’idea?
E’ nato all’improvviso, parlavo con una mia amica e d’un tratto la Profezia si è delineata nella mia mente in modo limpido e chiaro. Ho subito messo tutto su carta per non perdere l’idea.

Io da lettrice ho visto una profonda differenza tra il legame di Dorian ed Elìnor ed Eric e Delilah, come mai? Cosa volevi trasmettere?
Volevo che trasparisse la dualità, ma se ci fai caso è un elemento che è presente nel romanzo non solo per i quattro protagonisti. Ognuno di noi racchiude una parte che è luce e l’altra che è ombra, ne “Il Destino della Rosa Blu” ho voluto scindere queste due parti in quattro più piccole. Loro quattro sono simili, speculari, legati in modo inscindibile.

Lucien, personaggio che è fondamentale per entrambi i romanzi… qual è il suo ruolo fondamentale?
È il migliore amico di Elìnor, una figura importantissima per lei. E’ la sua àncora, il suo appiglio. Elìnor vuole bene a Lucien come se lui fosse un fratello, un membro della famiglia. L’amicizia è un sentimento che volevo trasmettere, perché è qualcosa in cui per prima io credo.

Nel primo i sogni onirici… ora il ripercorrere il passato… come mai?
Ho ritenuto opportuno colmare i vuoti, e secondo me ripercorrere il passato in questo modo era molto più efficace che raccontarlo soltanto. Dovevo mostrare ognuna di quelle scene, le avevo nella testa da davvero molto tempo.

Perché una duologia e non una trilogia?
Ho scritto il libro come se fosse uno unico e l’ho diviso in due una volta finito. Quindi non ho scritto ogni romanzo come se fosse a sé stante ed è questo il motivo.

37120076_475940289524833_4528296874733469696_nAlcune cose ancora restano celate ai nostri occhi…perché?
Mi piace che sia il lettore a immaginarsi alcune cose. Sono dell’opinione che non tutto vada spiegato, è bello anche che il lettore giochi d’immaginazione.

Certamente io ne so qualcosa…ancora ora mi faccio milioni di congetture… per non parlare di quelle che mi facevo durante la lettura!!! 😀

Ora che sei arrivata alla parola fine cosa ti resta nel profondo?

Vuoto e tanta nostalgia. Il Destino della Rosa Blu è il mio primo amore, e ogni volta che rileggo le ultime pagine mi sento persa.

Realtà e fantasia, due mondi che si intersecano, si scontrano e si fondono… concordi con me? Dimmi la tua opinione.
Sono d’accordo, penso che in ogni fantasy ci debba essere un appiglio alla realtà e alla coerenza. Fantasia e realtà si devono intrecciare per creare qualcosa di nuovo e unico.

Io da lettrice quale sono, posso solo dire che tra le tue pagine ti ritrovi in una realtà senza tempo ne luogo… ma è poi così?
Algos per me esiste. Spesso ho pensato (sono pazza!) che fosse un mondo lontano davvero esistente, tanto era forte la mia percezione di quel luogo.

37186877_475940226191506_590500308904312832_nAlexandra, cosa speri di trasmettere attraverso la tua storia?
Spero tanto di emozionare. Vorrei che alla fine della lettura le persone si sentissero come se avessero salutato dei cari amici. Il mio scopo era quello di far provare ai lettori quello che sentivo io dopo aver terminato una lettura che amavo.

Ecco, forse mi sono fatta prendere un po’ la mano con le domande, trasformandola in una intervista! 😀

Quindi ti chiedo se puoi regalarci un passaggio dei tuoi romanzi che più ti sta a cuore.

Ti lascio il mio pezzo preferito in assoluto:
“Dorian era lì, con una spalla sullo stipite della porta della sua camera da letto. L’uscio era semi socchiuso e dalla fessura si intravedeva il bagliore tiepido del camino. Il principe la fissava con uno sguardo indecifrabile e le braccia conserte.

Per un attimo Elìnor si paralizzò, non riuscì a muovere un muscolo e trattenne il respiro, quasi le avessero gettato addosso un catino di acqua gelida. Il cuore le esplose. Tuttavia, rimase impalata a fissarlo per qualche istante, spavalda. «Hai iniziato a pedinarmi?» gli domandò assottigliando un poco lo sguardo, attenta a non risultare eccessivamente acida.
Dorian scoppiò in una risata bassa. «No, non direi, non è nel mio stile. Non rincorro nessuno, Elìnor, ormai dovresti averlo capito.» Il sorriso venne sostituito da un’espressione dura.
Alle orecchie di Elìnor quelle parole risuonarono come una minaccia.
«Qua c’è la mia camera da letto» le disse Dorian con ovvietà, indicando la stanza dietro di lui con un cenno del capo. «Naturalmente ho scelto lo stesso momento in cui sei venuta anche tu. Siamo quasi prevedibili» proseguì con un’evidente punta di sarcasmo nella voce.
«Bene» tagliò corto Elìnor piccata, facendo per voltargli le spalle.
In risposta a quel gesto, Dorian si passò una mano tra i capelli, esasperato dal suo atteggiamento schivo. «Smettila, dannazione!» ringhiò all’improvviso.
«Di fare cosa, esattamente?» gli chiese Elìnor. Si volse verso di lui e indietreggiò appena.
Dorian la fulminò con lo sguardo e si scostò dalla porta, avanzando al suo indirizzo con un portamento tale da renderlo quasi più massiccio ai suoi occhi. Lei strinse i pugni e sollevò il mento, ben decisa a vincere quella guerra contro di lui e quelle emozioni nei suoi confronti che non era in grado di comprendere e di controllare.
«Di scappare. Elìnor, non rincorro nessuno, e per te sto già facendo troppe eccezioni» ripeté il principe, con una calma esasperante. Il suo viso era illuminato dalla flebile luce delle torce che proiettavano sulla sua pelle lo spettro di ombre danzanti.
Elìnor sostenne il suo sguardo duro e freddo come due smeraldi, sentendosi colpita da quelle parole come se una frusta si fosse schiantata sul suo petto. Perché Dorian era in grado di annientarla con una frase? Non poteva accettarlo. Innalzò una barriera nel tentativo di scacciare lui e i sentimenti che provava nei suoi confronti. «Nessuno te lo ha chiesto. Anzi, dovresti proprio lasciarmi stare.»
Dorian avanzò ancora e lei avrebbe voluto indietreggiare in risposta, ma i piedi erano come incollati al suolo e le gambe non reagivano più ai comandi. C’era di nuovo soltanto lui dentro la sua mente, il calore del suo corpo e il profumo che le stava riempendo i polmoni.
Era dappertutto: non poteva più fuggire.
«Cosa c’è di male in quello che ci succede, Elìnor? Cosa ci sarebbe di sbagliato, se ci lasciassimo andare? Devi dirmelo, perché sto uscendo di senno nel tentativo di comprenderlo.» Il suo tono era impregnato di furia e frustrazione, e gli occhi di Elìnor scivolarono dalle sue mani strette a pugno alle sue labbra carnose e invitanti. Desiderò morderle e si detestò per quel pensiero inappropriato.
Le sue parole la devastarono: davvero lui non ne comprendeva il motivo? Cosa significava che non ci fosse nulla di male nel lasciarsi andare e, quindi, fare l’amore? Il pensiero che per lui fosse quasi normale, scontato, un semplice atto per soddisfare la loro brama carnale la ferì peggio di un pugnale piantato nel petto. Avvertì il cuore stringersi in una morsa, perché probabilmente aveva sempre avuto ragione. Dorian la desiderava solo a causa dell’Imago Fati. Per lui non era sconvolgente l’idea di fare l’amore con lei, e per un attimo si sentì persa. Chissà quante c’erano state prima di lei, quante avevano assaporato quelle labbra. La sua mente proiettò l’immagine subdola di Dorian avvinghiato al corpo di una donna sconosciuta, ogni volta differente. Donne senza volto, formose e desiderabili, con un carattere più semplice e accomodante del suo. Il solo pensiero le fece affiorare una furia indicibile, miscelata a un dolore sordo mai provato prima.
Quel groviglio confuso di sensazioni alimentò la collera sopita. Gli scoccò un’occhiata furiosa, avvampando visibilmente. «Oh, scusami! Scusami tanto, se per me è così importante e devo essere sicura di…» Di amarti, maledizione, avrebbe voluto aggiungere, ma si fermò giusto in tempo. «So bene che non vediamo la questione dalla stessa prospettiva e che sei abituato ad andare a letto con altre donne. Devi averne avute a decine, ma io non sono tutte le altre, Dorian, io sono Elìnor. Voglio essere me stessa, voglio conservare l’unica cosa sulla quale posso avere ancora una scelta e prima di andare a letto con qualcuno devo essere certa di ciò che provo, non posso fare l’amore con una persona spinta da un incantesimo o da un’attrazione! È la mia prima volta, dannazione!» proseguì sporgendosi verso di lui, i pugni serrati così forte da aver conficcato le unghie nella carne.
Durante quello scambio di battute si erano avvicinati senza rendersene conto e Dorian la fronteggiava a una spanna da lei, gli occhi ridotti a due fessure, duri come pietre brillanti. Sembrava ferito dalle parole che gli aveva vomitato contro.
«Pensi davvero di essere per me come tutte le altre?» sibilò lui, avanzando ancora di un passo e mettendola alle strette. Elìnor deglutì, si trovò all’improvviso intrappolata tra lui e il muro.
Dorian serrò la mandibola e la sua espressione divenne più fredda del ghiaccio, pareva furibondo. «Con chi credi di parlare!» esclamò poi, sollevando la voce di una tonalità. «Guardami negli occhi e dimmi che non provi niente per me! Voglio sentirtelo dire, voglio che mi dici che tra noi non c’è nulla eccetto l’Imago Fati!»
Elìnor annaspò, la mente colma del suo profumo muschiato, quella sera più intenso di come ricordasse. I suoi occhi verdi la trapassavano da parte a parte e vi lesse furia, delusione, ma anche desiderio: Dorian la stava letteralmente spogliando con lo sguardo e lei non riuscì più a comandare le sue azioni.”

Come darti torto?! L’ho amato alla follia… questo pezzo mi ha rapito il cuore in maniera totalizzante… mi ricordo bene anche come mi sono sentita dopo… 😀

Beh, che dire Alexandra… grazie mille per aver risposto alle mie domande… ne avrei moltissime altre da farti ma mi sa che poi farei spoiler! hahaha 😀
Non mi resta che salutarti per ora, torna a trovarci quando vuoi 🙂

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2 pensieri su “BLOG TOUR: Il destino della rosa blu – La contesa di Alexandra Rose

  1. È una bellissima intervista, che ho letto mooltooo velocemente per evitare ogni minimo e possibile spoiler! Brave davvero per non averne fatti e anche perché ho potuto conoscere molto di Ale… adoro le curiosità svelate!

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